Poesie

Tornare a cantare

Ecco com’è che passiamo nel Luglio

spingendo carretti tra fiori e zucchini

ecco com’è che sentiamo sto sole

volante che scotta del nostro trattore

ecco la terra con croste di pioggia

rompiamo legami tenaci e dannosi

piantiamo e cogliamo nei campi da mesi

vendiamo sui banchi dei vostri paesi

Se un giorno chiedessero di fare uno scambio

darci un ufficio con clima e soppalco

darci un cattedra spessa due dita

dirci che è ora di cambiare vita

forse un pensiero potremmo anche farlo

il tempo di togliere i piedi dal fango

il tempo di ammettere che oggi fa caldo

il tempo di un salto.

 

Salto e salteremmo su

con fare tipico del contadino

studioso dell’arte dell’orto e giardino

maestro di azioni vecchie millenni

allievo del cielo, compagna tempesta

grosso di scarpe, fine di testa

Salto e salteremmo su

levando il cappello di paglia e di sale

occhi fessure tra ciglie di sole

terra sapore di casa e di cose

Salto e salteremmo su per dire

che no, stiam bene così

e spingendo carriole

tornare a cantare.